Ieri, 8 settembre, il fotografo Marco Onofri ha organizzato una spettacolare asta di beneficenza in favore dei terremotati di Amatrice e dintorni…
L’asta era dal vivo nel suo studio a Cesena, e in diretta facebook, è durata tipo 7 ore, divertentissima perchè era molto informale, un continuo scherzare sulle foto, con gli autori, con i compratori… compratori molto generosi, visto che all’1.30 di notte l’asta si è chiusa con un attivo di oltre 31000 euro, che andranno TOTALMENTE alla Croce Rossa Italiana.
Ma non voglio parlare della grande generosità dimostrata dai fotografi e dagli acquirenti (che comunque è stata meravigliosa e che mi rende davvero orgoglioso di essere un fotografo…)
Vorrei fare una riflessione sul VALORE di una fotografia:
che cos’è che stabilisce il valore (economico) di una fotografia?
La sua bellezza, l’estetica?
Il significato  che c’è dietro, magari il progetto o il percorso che ha fatto il fotografo?
L’idea originale?
La sua unicità, e quindi una polaroid ha un valore molto maggiore di una foto a pellicola o di una digitale?
La qualità della stampa, magari il fatto che sia in tiratura limitata su carta fine art?
La firma dell’autore?
Il nome dell’autore?
Cioè, una foto diventa un investimento artistico al pari di un quadro, anche se non è unica?
Una foto di un fotografo famoso, stampata su carta normale, ha più o meno valore della foto di un fotografo meno famoso, ma magari stampata su carta pregiata e a tiratura limitata?