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Stefano Lucchetti stefanolucchetti FotoGrafie

Sono nato ad Amandola nel 1980.

Mi sono avvicinato alla fotografia fin da molto giovane, ma è solo dal 2011, frequentando un corso tenuto da Giorgio Tassi, che inizia la vera passione ed un percorso di ricerca che mi porta a spaziare dalle fotografie naturalistiche a quelle di viaggio, fino ad immagini più “metafisiche” e simboliche.

Nel corso degli anni ho partecipato a diverse mostre collettive ad Amandola, Paesaggi” nel 2012, “Guarda Amandola” nel 2013, “Natura umana, umana natura” nel 2014, “Il tempo – ieri, oggi e oggi otto” con la serie “La forma del tempo” nel 2015, “Passeggiando per i Sibillini” nel 2017 e “Io, me e tutto il resto” con la serie “Moltitudini” nel 2019.

Ho collaborato inoltre all’installazione “Castelli in aria” all’interno di Filofest 2014.

Nel 2016 ho realizzato la mia prima mostra personale al Museo del Paesaggio di Amandola, Tracce – direzionidissolvenze (qui alcune foto e il video), uno sguardo al proprio percorso, a quello che ci si lascia dietro ed alla difficile ricerca di indicazioni e strade da seguire. La mostra parte da un approccio introspettivo ed autobiografico, arrivando a rappresentare simboli, impressioni ed esperienze comuni a tanti altri esseri umani, perché come diceva Edward Steichen, “Missione della fotografia è spiegare l’uomo all’uomo e ogni uomo a se stesso”.

Nel 2015 alcune mie foto dei Monti Sibillini sono state pubblicate dalla rivista del CAI Nazionale Montagne 360 e una foto è stata selezionata all’interno del Nikon Forum Photo Contest.
Nel 2020 ho vinto il concorso internazionale E1/R1 Photo Award aggiudicandomi il premio della categoria “Culture and Landscape” e quello generale.

“Amo la fotografia perché mi aiuta a vedere il mondo con attenzione e consapevolezza, a cogliere armonie e relazioni, ad emozionarmi e ad essere presente.

Penso che una fotografia scattata con consapevolezza contenga qualcosa di più della semplice realtà sensibile, è un atto di interpretazione ma anche di creazione: il fotografo crea una realtà diversa combinando gli elementi che vede con quelli che sono dentro di lui.”